testi di Nella Nobili e di Donatella Allegro
Nella Nobili fu poeta e artista. Nata a Bologna nel 1926 da una famiglia molto povera, si trasferì a
Roma nel 1949 e pochi anni dopo emigrò in Francia, dove visse fino alla morte. Scaraventata fin da
giovanissima nel mondo del lavoro e nella guerra, Nella trovò nella poesia il suo linguaggio e la sua
ragione di vita. Nei lunghi anni in cui alternò la scrittura alla fabbrica – era specializzata nella
soffiatura del vetro – fu notata da alcuni artisti e critici che la aiutarono a pubblicare i primi versi.
Se la sua produzione, ampia e sorprendente, è ancora oggi poco nota, si deve probabilmente
all’ambivalenza della definizione che le rimase incollata addosso per tutta la vita: “poetessa
operaia” – questa fu sempre la sua corona e, insieme, il suo stigma.
La vicenda umana di Nella Nobili e la sua poesia sono un tutt’uno, pieno di grazia, da riascoltare e
raccontare, in particolare alla luce del rapporto con le altre donne: le compagne di lavoro
nell’officina, le ragazze amate, la madre Cesira, l’ultima compagna, Edith Zha, con la quale scrisse
il libro-inchiesta Les femmes et l’amour homosexuel (1979). Molto malata, anche a causa delle
sostanze tossiche inalate lavorando il vetro, Nella Nobili morì suicida nel 1985.
Il vero e il vetro è il primo studio di uno spettacolo teatrale che debutterà nel 2025. Le musiche sono
state composte da Daniele Branchini; i testi, raccolti e introdotti da Donatella Allegro, sono la
selezione “impressionistica” di una prima ricognizione. La scelta di parlare quasi esclusivamente
attraverso testi originali si deve al tentativo di riproporre anche nella forma teatrale quello che fu il
linguaggio di Nella. La sua produzione, infatti, non può essere definita né letteratura di fabbrica né
poesia femminista, e poco si sa della sua vita. Perché Nella scelse di essere, sempre e in ogni suo
gesto, essenzialmente poeta.
Donatella Allegro è attrice, autrice e regista teatrale. Ha lavorato, tra gli altri, con Claudio Longhi,
Mario Perrotta, Andrea Biagiotti, Lola Arias, Fabio Condemi. Come regista e autrice ha scritto e
diretto diversi spettacoli, tra cui Pane, lavoro e pace, Per il resto è tutto da verificare, Altre
riparazioni, E io pedalo, che è diventato anche un libro (Il Loggione, 2017). Collabora con il
giornalista e autore Paolo Soglia in progetti storici e di inchiesta (Forgotten Front, Il Biennio Nero,
Uno Bianca Reload). Il suo ultimo lavoro è Mai un gesto, mai una parola, scritto con Veronica
Stecchetti, per denunciare la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. Attiva nell’ambito
dell’associazionismo femminista, nella divulgazione storica e sui temi dei diritti, collabora alla
creazione di eventi pubblici e contenuti multimediali per diverse associazioni e centri studi.
Da qualche anno, autori delle musiche dei suoi spettacoli sono Daniele Branchini e Paul Pieretto.
Da questa collaborazione e insieme Federico Oppi, è nato il progetto musicale Senza Soglia.
Daniele Branchini suona la chitarra e la viola ed è autore di canzoni e colonne sonore. Tra i
progetti musicali di cui fa parte: I Mulini a vento, i Polka Vanda, i Senza Soglia. Ha composto ed
eseguito le musiche di diversi spettacoli teatrali, tra cui: Per il resto è tutto da verificare, Il corpo
giusto (regie di Donatella Allegro), Gloria y Saverio (testo e regia di Andrea Biagiotti).