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Mac tire

Mac tire

martedì 5 novembre

dalle 19,30

mac tire𝗠𝗮𝗰 𝗧𝗶𝗿𝗲 nel suo processo di improvvisazione e ricerca musicale unisce i suoni naturali, le chitarre processate, i synth e l'ambiente che lo circonda alle videoproiezioni per generare un'atmosfera criptica, immersiva e metamorfica.

Mac Tire è un sound designer, musicista, performer, visual artist e compositore.
La sua ricerca sonora combina musica ambient, sperimentale, elettronica e live looping utilizzando diversi strumenti: la sua chitarra semiacustica a otto corde, synth, suoni naturali campionati e acqua tramite l'uso di idrofoni. Dopo aver conseguito un Bachelor of Arts in Music Performance decide di seguire la laurea magistrale in Musica e Nuove Tecnologie, così da poter accrescere il suo interesse e la sua conoscenza sulla musica elettronica, la sperimentazione sonora, la musica d'avanguardia e la programmazione musicale al computer.Completa il percorso di studi nell'ottobre 2022 mettendo in scena la performance Memory in Motion. Ha studiato con Joëlle Léandre, Damiano Meacci, Thollem McDonas, Gabby Fluke-Mogul, Fred Frith, Thollem McDonas, ecc.
Negli ultimi sei anni ha sviluppato un'intensa attività di ricerca e sperimentazione sonora. Partendo dall'interazione tra chitarra ed effetti audio ha iniziato così a ricercare suoni, atmosfere ed immaginari che andassero oltre l'idea, non solo della chitarra, ma anche della musica tradizionale. Con il passare del tempo la ricerca si è avvicinata anche al mondo della sintesi sonora attraverso l'utilizzo di sintetizzatori analogici, strumenti chiave delle sue sperimentazioni. Dal 2021 si è fatto forte l'interesse nei confronti dei suoni naturali, tanto da lavorare con microfoni di varia natura, tra cui due idrofoni auto costruiti, i quali gli permettono di integrare il suono del mare e dell'acqua all'interno della sperimentazione sonora che porta avanti giornalmente. Questa sperimentazione non si limita soltanto al suono o alle sue finalità compositive, ma tiene anche conto dell'aspetto visivo ed estetico. Avendo integrato i suoni naturali è diventato necessario per lui reintrodurre gradualmente anche aspetti legati al movimento corporeo nello spazio, realizzando quindi delle vere e proprie performance.

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